Geremia e il ritrovamento archeologico

Nel libro “Dio ci parla per mezzo di Geremia” edito dalla WatchTower, a pag. 55, si trova una nota che riporta la notizia di una scoperta , della archeologa Eilat Mazar (Istituto di Archeologia – Università Ebraica di Gerusalemme), relativa al ritrovamento di un frammento di argilla con impresso un sigillo.

La notizia è esatta, e non avremmo niente da eccepire se non fosse che nel testo si trova un’ affermazione molto cara ai “Testimoni di Geova”, relativa alla data di distruzione di Gerusalemme, che secondo loro, sarebbe avvenuta nel 607 a.C. e non nel 586-587 a.C. come invece la comunità scientifica afferma e dimostra. (Da notare che la rimozione di questa data farebbe crollare tutta la cronologia che hanno costruito e che sostengono anche negando l’evidenza).

Questa è la pagina in questione del libro “Dio ci parla per mezzo di Geremia” (il cerchio rosso è aggiunto da noi):

EilatMazarcerchio

Potrebbe venire il dubbio che anche l’archeologa Eilat Mazar possa aver indicato quella data, parlando di questo ritrovamento… Ebbene, nonostante la ragionevole certezza che non l’abbia fatto, nè lei nè la comunità scientifica degli archeologi, andiamo a vedere un po’ i siti che ne parlano:

http://www.biblicalarchaeology.org/daily/biblical-artifacts/artifacts-and-the-bible/jeremiah-prophet-of-the-bible-brought-back-to-life/

Su questa pagina data del 607 a.C. non compare mentre invece si cita la durata corretta del regno di Sedecia, ultimo re del Regno di Giuda, che termina nel 587 aC.

biblicalarcheo

Anche sul sito dell’ Istituto di Archeologia dell’Università Ebraica di Gerusalemme, dove si riporta la notizia di questa scoperta, si parla di un’altra data

http://archaeology.huji.ac.il/depart/biblical/eilatm/davidcity.asp

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E come questi se ne possono trovare tanti altri…Insomma, a noi sembra che questa citazione sulla pubblicazione della casa editrice “Torre di Guardia” sia un po’ strumentale e fuorviante e che si sia trovata soltanto un’altra occasione per rimarcare una data errata (quella della distruzione di Gerusalemme) che non avrebbe nemmeno necessità di essere discussa.